La piattaforma WebGis delle superfici pavimentali, musive e marmoree del Parco archeologico del Colosseo

Il Sistema Informativo Geografico del PArCo in grado di documentare l’indice di danno e “degrado” della superficie pavimentale

8 Luglio 2021

Il Parco Archeologico del Colosseo è dotato di archivi digitalizzati dedicati al monitoraggio e alla manutenzione programmata del suo patrimonio.

Nel 2018 il Parco archeologico del Colosseo ha avviato il progetto triennale con lo scopo di monitorare e manutenere tutte le superfici pavimentali – musive e marmoree – del Foro Romano e del Palatino (circa 200) ancora in situ. L’obiettivo del progetto è la conservazione di un patrimonio sottoposto ad usura da calpestio e da variazioni climatiche. Le azioni sul campo sono organizzate sulla base di una sequenza di schede, dall’edificio al pavimento, con focus su ispezioni e interventi, inserite in un database relazionale che permette di valutare il “rischio” di ogni singola pavimentazione e programmare l’intervento stimando il valore dell’urgenza: tutti i dati della scheda sono inseriti all’interno di un Sistema Informativo Geografico (webGIS), uno strumento di gestione in grado di documentare l’indice di danno e “degrado” della superficie pavimentale, riducendolo – con l’intervento del restauratore specializzato – e trasformandolo in “valore”.

I questo contesto, l’utente potrà navigare nella carta georeferenziata del Foro Romano e del Palatino “intercettando” le superfici musive, la cui ortofoto risulterà interattiva al touch: si aprirà una sorta di pop up che rimanderà alla scheda del pavimento, alla sua storia e all’attività di conservazione e restauro in corso.

 


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