Si torna al museo ma crescerà il digitale

Rapporto dell'Osservatorio del PoliMi sui prossimi investimenti nel comparto Cultura

4 Luglio 2022

La ripresa dei consumi culturali in presenza ha caratterizzato il 2021, ma il supporto del digitale e della tecnologia, venuto prepotentemente alla ribalta durante la pandemia, vivrà anche nel prossimo futuro un ruolo sempre più decisivo.
E’ quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “La cultura riapre i sipari, il digitale va in scena?”.
Musei, monumenti e aree archeologiche italiani nel 2021 hanno registrato il +36% dalle entrate da biglietteria rispetto all’anno precedente, mentre i teatri si sono fermati al +23%. Entrambe le categorie permangono carenti per quanto riguarda personale specializzato in ambito digitale: solo 1 istituzione culturale su 5 ha un piano strategico dedicato al digitale e 1 su 2 non ha nessuna risorsa dedicata.
Più incoraggianti le prospettive future: per i musei si conferma infatti prioritario lavorare su conservazione e digitalizzazione della collezione, che impegnerà il 28% delle risorse. Inoltre, grazie al ritorno delle visite in presenza, anche la digitalizzazione dei servizi di supporto alla visita in loco, sarà destinataria di una buona fetta di investimenti: circa il 19% sul totale.
https://www.osservatori.net/it/ricerche/comunicati-stampa/innovazione-musei-teatri

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