H2IOSC: Humanities and cultural Heritage Italian Open Science Cloud

Il CNR ha organizzato a Roma un general meeting sulla creazione di un cluster federato e inclusivo di Infrastrutture di Ricerca

8 Febbraio 2024

Uno degli impatti generati dal processo di transizione digitale è la necessità di costruire Infrastrutture di Ricerca per potenziare la condivisione di dati, strumenti di ricerca e conoscenze nel settore umanistico e delle scienze del patrimonio culturale.

Di questo e altro si è discusso al general meeting del progetto “Humanities and cultural Heritage Italian Open Science Cloud (H2IOSC)”, che si è tenuto il 6 e il 7 febbraio a Roma, presso l’aula convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Alla due giorni di lavori ha partecipato anche l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della cultura, presentando I.PaCInfrastruttura e servizi digitali per il Patrimonio Culturale, uno spazio dei dati progettato per conservare, gestire e arricchire il patrimonio culturale digitale del Paese, in linea con il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale e con le principali strategie nazionali ed europee.

Partito lo scorso 1° novembre 2022, con durata complessiva di 30 mesi, il progetto H2IOSC è coordinato dal CNR e finanziato con oltre 41 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto mira a creare un cluster federato e inclusivo di Infrastrutture di Ricerca nel dominio ESFRI (European strategy forum on research infrastructure) dell’Innovazione Sociale e Culturale, per consentire ai ricercatori di varie discipline nei settori delle Scienze Umane, delle Tecnologie Linguistiche e dei Beni Culturali di collaborare alla ricerca intensiva di dati e calcolo.

L’obiettivo è, dunque, la creazione di un ecosistema digitale, un grande cloud multidisciplinare, di libero accesso, aperto a studiosi, professionisti e cittadini, in grado di mettere in sinergia e in dialogo i “nodi” delle principali infrastrutture di ricerca nel settore umanistico e delle scienze del patrimonio culturale presenti attualmente in Italia.

I “nodi” italiani delle infrastrutture di ricerca che saranno federati sono quattro:

  1. E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science) che aggrega, coordina, rende interoperabili e accessibili i migliori laboratori, archivi fisici e digitali e tecnologie all’avanguardia per il patrimonio culturale;
  2. CLARIN (Common Language Resources and Technology Infrastructure) dedicata alle risorse e alle tecnologie linguistiche;
  3. OPERAS (Open Scholarly Communication in the European Research Area for Social Sciences and Humanities) tesa al potenziamento delle politiche di open science e open publishing nelle scienze umane e nel patrimonio culturale;
  4. DARIAH (Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities) un’infrastruttura digitale avanzata per la ricerca umanistica, che fornisce strumenti, supporto e risorse per facilitare la collaborazione, l’accesso ai dati e la condivisione delle conoscenze nelle arti e nelle discipline umanistiche.

 

Per approfondimenti su H2IOSC
Programma > https://www.cnr.it/it/nota-stampa/allegato/n-2838
Sito web > https://www.h2iosc.cnr.it/

Per approfondimenti su I.PaC
Sito web > https://ipac.cultura.gov.it/

Per approfondimenti sul PND
Sito web > https://digitallibrary.cultura.gov.it/il-piano/
Docs Italia > https://docs.italia.it/italia/icdp
GitHub > https://github.com/ICDP-Digital-Library

È inoltre disponibile un documento di sintesi del PND in formato pdf
ENG > https://digitallibrary.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/06/PND-Executive-Summary-ENG.pdf
ITA > https://digitallibrary.cultura.gov.it/wp-content/uploads/2023/10/PND_V1_1_2023-1.pdf

 

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