“Governare i sistemi di conoscenza il cui confine si sposta continuamente è la radice tecnologica di quella che si preannuncia come una vera e propria rivoluzione cognitiva”. Una grande sfida anche per i professionisti presenti all’incontro “Digital Sapiens. Biblioteche, innovazione e società“, organizzato giovedì 14 dicembre 2023 dall’ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni bibliografiche. All’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sede dell’incontro, la sfida viene annunciata tramite un video-intervento da parte della dirigente del Ministero della cultura Laura Moro, responsabile del progetto I.PaC – Infrastruttura e servizi digitali per il patrimonio culturale. Il tema sarà poi oggetto di discussione della tavola rotonda prevista nella seconda parte della giornata.
SBNCloud: un nuovo pilastro nell’ecosistema dei servizi bibliografici nazionali
Dopo i saluti istituzionali di Paola Passarelli, direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore, e dell’ing. Angelantonio Orlando, dirigente delegato alla Digital Library e Referente per l’unità di missione per l’attuazione del PNRR del MiC, la direttrice dell’ICCU Simonetta Buttò presenta i nuovi pilastri che compongono il complesso ecosistema dei servizi bibliografici nazionali.
L’ultimo nato, e nuovo servizio direttamente rivolto ai professionisti delle biblioteche, è SBNCloud, un ambiente gestionale open source, che consente alle biblioteche di avvalersi della tecnologia cloud computing per condividere il proprio patrimonio con la grande rete SBN. Integrato con un servizio di Teca Digitale (Teca Centrale), SBNCloud genera automaticamente i metadati associati alle risorse digitali caricate, utilizzando un IIIF Image Server Standard e fornendo i contenuti a un visualizzatore Mirador presente all’interno del sistema.
Questo grande catalogo generale viene interrogato a partire dal punto di accesso unico, rappresentato dal portale bibliografico avanzato Alphabetica. Quest’ultimo consente di impostare una ricerca a partire da una stringa Google-like, oppure utilizzando nove diversi canali tematici (musica, libri, manoscritti, audio e video, cartografia, grafica, periodici, protagonisti, biblioteche). La sua caratteristica è, però, rispondere alle domande del pubblico in modo ordinato.
Alphy: l’AI applicata all’IR
In questo contesto, negli ultimi mesi è stata messa in atto dall’ICCU una sperimentazione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata all’information retrieval (IR), ovvero al recupero delle informazioni presenti in Alphabetica anche da parte di utenti non abituati a forme standard di interrogazione dei cataloghi. Nasce così Alphy, l’agente conversazionale (chatbot) dotato di intelligenza artificiale generativa, progettato con lo scopo di assistere gli utenti nella navigazione e nell’accesso alle informazioni bibliografiche del portale Alphabetica. E per rendere la loro esperienza più semplice e intuitiva, identificando con precisione le intenzioni dell’utente e restituendo percorsi di ricerca pertinenti. Sono diverse le modalità di interazione con l’agente. Gli utenti possono:
- richiedere informazioni in maniera diretta se conoscono già il titolo che stanno cercando;
- condurre ricerche anche più complesse in assenza di informazioni complete;
- nel caso in cui l’agente individui più risultati a partire da una ricerca, gli utenti possono fare ulteriori domande per raggiungere la risorsa desiderata;
- effettuare ricerche in base a temi di interesse, per visualizzare tutti i tipi di risorse contenute nel portale relative a quel tema.
Per garantire il continuo miglioramento del servizio viene utilizzato un approccio di co-design in cui gli utenti sono attivamente coinvolti, avendo la possibilità di fornire feedback relativi all’esperienza.
Un servizio in sperimentazione su I.PaC
SBNCloud verrà potenziato grazie all’integrazione nel primo trimestre del 2024 delle funzionalità avanzate, rese disponibili dal nuovo servizio di teca multimediale dell’infrastruttura tecnologica abilitante I.PaC – Infrastruttura e servizi digitali per il patrimonio culturale. La sperimentazione dell’agente conversazionale dotato di intelligenza artificiale generativa durerà tre mesi, nell’arco dei quali verranno rilasciate funzionalità e servizi aggiuntivi rispetto al nucleo iniziale, come la ricerca e l’estrazione di soggetti nei documenti full text a disposizione o la possibilità di conversare in più lingue con il chatbot e ottenere traduzioni nella lingua dell’utente.
La sperimentazione di Alphy è stata realizzata grazie ai servizi abilitanti forniti da I.PaC, infrastruttura implementata dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura, per l’Investimento M1C3 1.1 “Strategie e piattaforme digitali per il patrimonio culturale”.
Su “Digital Sapiens. Biblioteche, innovazione e società”:
Programma e comunicato dell’evento
Video dell’evento sulla pagina YouTube del MiC