Veneranda e digitale

La Biblioteca Ambrosiana taglia il traguardo dei 500 manoscritti fruibili on line

22 Aprile 2021

“L’eroica et immortal libreria” la definì Galileo Galilei. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana venne fondata nel 1607 dall’Arcivescovo di Milano, Federico Borromeo con l’obiettivo di creare un’istituzione culturale “per un servizio universale a gloria di Dio e per la promozione integrale dei valori umanistici”. Da oggi questa secolare istituzione è proiettata ancora di più verso il futuro grazie all’opera di digitalizzazione del suo patrimonio che ha raggiunto i 500 manoscritti liberamente fruibili on line. Tra i 500 esemplari, manoscritti antichissimi e di importanza capitale per la storia del sapere, oltre a molti manoscritti decorati e miniati, per un totale di oltre 287.000 immagini, pari a più di 13 terabyte. Ad oggi oltre 23.000 utenti da tutto il mondo hanno già potuto consultare il materiale della biblioteca digitale dell’Ambrosiana. E’ stata inoltre la prima biblioteca italiana ad aver aderito all’International Image Interoperability Framework-IIIF, che gli permette di accreditarsi come una piattaforma flessibile attraverso tipologie diverse di dispositivi elettronici: dai computer desktop, ai portatili, gli smartphone e i tablet.

https://ambrosiana.comperio.it/biblioteca-digitale

 

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