Ricordi è un cognome indissolubilmente legato alla conoscenza e alla produzione della musica in Italia, Da quando il capostipite Giovanni fondò nel 1808 l’omonima casa editrice dedicata alla stampa di spartiti e riviste musicali, poi divenuta anche Casa Discografica sul finire degli anni ’50.
E’ di queste settimane l’apertura di un archivio storico digitale, frutto del lavoro di oltre due anni che ha portato on line 5.700 numeri della Rivista, oltre a migliaia tra partiture, manoscritti autografi, bozzetti, foto e manifesti, che ne fanno la più importante raccolta musicale privata al mondo capace di spaziare tra la lirica, la classica e la contemporanea. Una risorsa fondamentale per capire non solo l’evoluzione della musica ma anche del costume e della cultura italiana. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Wikimedia Italia che ha collaborato nel controllo dei testi digitali e degli indici.
Nel 2022, in occasione delle celebrazioni del 150esimo anniversario della prima a teatro dell’Aida di Giuseppe Verdi è previsto un approfondimento dedicato al genio di Busseto.
https://www.digitalarchivioricordi.com/it/
Nasce Dicolab. Cultura al digitale
La formazione è una componente strategica della grande sfida europea della...