Per molti è considerato la culla della civiltà occidentale e cristiana ed ora è possibile esplorarne storia, beni e siti archeologici attraverso un atlante digitale.
Grazie al progetto “Lazio Antico”, la prima mappatura digitale completa dei beni e dei siti archeologici, compresi tra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. nel territorio laziale a sud del Tevere.
La piattaforma, open data, è realizzata dalla Regione Lazio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Antichità de La Sapienza e si avvale di una Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT), che ha permesso l’integrazione tra i database digitali già esistenti con i dati, indagini e fonti pregresse, sia edite che inedite.
“Lazio Antico” è il frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2018 e che ha visto coinvolti più di 30 giovani studiosi tra i 22 e i 40 anni attraverso il censimento e la catalogazione di epigrafi, sculture, decorazioni architettoniche, pavimentali e parietali in 215 comuni e 69 contesti territoriali. Sono state così registrate oltre 41 mila presenze archeologiche e monumentali (Unità Topografiche), e schedati oltre 10 mila oggetti. Sono stati, inoltre, analizzati i resti di 160 edifici e complessi monumentali ricostruendone l’architettura e gli arredi attraverso 216 tavole navigabili.
https://www.lazioantico.it/
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