Alla luce delle tragiche conseguenze della guerra sui beni culturali, l’UNESCO sta incrementando i suoi sforzi per sostenere la digitalizzazione delle collezioni dei musei e del patrimonio documentario in Ucraina.
Sin dall’inizio della guerra, l’UNESCO ha sostenuto le autorità e le istituzioni culturali ucraine nel digitalizzare i loro archivi e le loro collezioni, nella convinzione che produrre copie digitali di oggetti di valore culturale, sviluppare modelli in 3D dei siti culturali o creare delle piattaforme digitali in cui conservare e gestire i beni culturali, sono modalità efficaci per tutelare e conservare il patrimonio culturale.
A Odessa, l’UNESCO ha sostenuto lo sviluppo di una piattaforma digitale per le collezioni del Museo d’arte di Odessa, oltre ad aver fornito le apparecchiature necessarie alla digitalizzazione agli Archivi di Stato, che ospitano una delle più prestigiose copie cartacee della storia cosmopolita della città.
A Kiev, l’UNESCO ha agevolato il trasferimento di uno scanner specializzato, donato dal Governo austriaco, al Monastero delle grotte di Kiev, che è parte di un sito dichiarato patrimonio dell’umanità, per digitalizzare i suoi vasti archivi. Tali archivi contengono materiali la cui distruzione rappresenterebbe una perdita irreparabile non solo per il patrimonio culturale dell’Ucraina, ma anche per la comunità accademica e scientifica globale. Il volume dei documenti da digitalizzare è impressionante. Alla fine del 2022, era stato digitalizzato solo circa il 10% di tutti documenti. I curatori degli archivi devono far fronte a enormi difficoltà, come l’interruzione dell’energia elettrica, la mancanza di riscaldamento o i quotidiani bombardamenti: tutto ciò a volte rende impossibili le attività di digitalizzazione.