Il colore nascosto

Progetto internazionale del MANN per riscoprire la policromia delle statue Farnese

18 Ottobre 2021

Il colore c’è ma non si vede. O almeno non l’occhio umano. Protagoniste sono tre statue colossali della collezione Farnese nel Museo Archeologico nazionale di Napoli (MANN): la Venere Marina, la Venere in bikini e la Venere Lovatelli, apparentemente in marmo bianco, ma che le tecnologie digitali hanno scoperto essere in realtà scolpite in policromia.
Per questo il museo partenopeo, in collaborazione con la National Taiwan Normal University di Tapei, l’Università di Roma Tor Vergata, l’Università di Perugia e l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, sta lavorando per riscoprirne i colori. In apposite sale espositive, dette “Expert room”, i visitatori del museo potranno seguire le fasi della ricerca che coinvolgono sensori all’avanguardia e diversi tipi di radiazioni per riconoscere i pigmenti originari, svaniti nel corso dei secoli.
I risultati del progetto triennale saranno sistematizzati in un database sulla policromia antica e divulgati con doppio catalogo, uno per gli studiosi e l’altro per un pubblico di appassionati, secondo l’approccio dei dati aperti. Le statue saranno poi digitalizzate con tecnologie 3D e attraverso la realtà aumentata sarà possibile ammirarle “in technicolor”.
https://mannapoli.it/mann-in-colours/

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