Così esortò in prima pagina un famoso quotidiano italiano all’indomani del terremoto in Irpinia nel 1980. Lo stesso slogan potrebbe andare bene per la Raccomandazione arrivata in queste ore dalla Commissione Europea agli Stati membri. Questa però si riferisce alla necessità di accelerare la digitalizzazione di tutti i monumenti, siti e oggetto del patrimonio culturale, con l’obiettivo non solo di proteggerli e preservarli ma anche di promuoverne il riutilizzo in settori quali l’istruzione, il turismo sostenibile e i settori creativi culturali.
La Commissione ha anche fissato un orizzonte temporale: entro il 2030, per tutti i monumenti e i siti a rischio di degrado e per la metà di quelli altamente frequentati dai turisti.
Ma non solo. La Commissione ha anche individuato uno spazio dati: Europeana, la piattaforma culturale digitale che consentirà a musei, gallerie, biblioteche, archivi europei di condividere e riutilizzare le immagini digitalizzate del patrimonio culturale, come ad esempio modelli 3D di siti storici e scansioni di dipinti di alta qualità.
Ora tocca agli Stati membri. Entro 24 mesi da questa comunicazione dovranno infatti informare la Commissione delle azioni intraprese, proseguendo poi ogni 2 anni. Sarà un gruppo di esperti scelti dalla Commissione a monitorare i progressi compiuti.
In allegato la Raccomandazione integrale.