Droni e Nuraghi

Progetto dell'Università di Cagliari insieme al CNR ISPC

23 Agosto 2022

I droni sono ormai diventati uno strumento di monitoraggio tra i più efficaci e versatili, per la loro capacità di riprese ad alta definizione, anche in ambienti impervi.
Una delle più recenti applicazioni ha riguardato il sito nuragico di Bruncu ‘e s’Omu nel territorio di Villa Verde, in provincia di Oristano, dove l’utilizzo di droni muniti di tecnologia LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) ha permesso l’esplorazione di un’area dominata dalla vegetazione e tuttora in corso di scavo da parte degli archeologi dell’Università di Cagliari. L’iniziativa rientra nell’ambito del Nuraghe Project, vincitore della call nazionale per l’accesso ai laboratori mobili di E-RIHS.it, il nodo italiano dell’Infrastruttura di ricerca europea per l’Heritage Science, coordinato dal CNR ISPC.
I rilievi LiDAR, integrati con prospezioni multispettrali e nell’infrarosso termico da drone, hanno permesso di allargare il campo di indagine in un’area boschiva, difficile da indagare con metodi tradizionali, evidenziando numerose variazioni topografiche e micro topografiche. I dati ottenuti, associati alle ricognizioni da terra hanno rivelato la presenza delle rovine di un Nuraghe e le strutture di due insediamenti capannicoli risalenti al periodo del Bronzo Finale (1150-900 a.C.)
https://www.unica.it/unica/page/it/nuraghe_project_nuove_scoperte_grazie_ai_rilievi_lidar_da_drone_del_cnr_ispc

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