Che l’osservazione di un manufatto artistico abbia un impatto positivo sul nostro cervello e di conseguenza sul nostro fisico è un fatto assodato. Oggi, grazie a scienze come la neuroestetica e la neuroriabilitazione, questa relazione può essere dimostrata e misurata in forma empirica, e come terreno sperimentale è stato individuato il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nello specifico, il celebre sarcofago degli sposi.
Grazie al progetto Neuriatifact, promosso dal Laboratorio di arte e Medical Humanities della Facoltà di Farmacia e Medicina di Sapienza Università di Roma insieme al Laboratorio Dig@Lab della Duke University, un team di esperti ha iniziato infatti a studiare le connessioni tra le scienze del cervello e quelle legate all’arte e all’archeologia, utilizzando le Visual Thinking Strategies (VTS) e con l’ausilio di elettroencefalografi (EEG) portatili e sistemi di eye tracker.
I possibili effetti positivi riscontrati in pazienti in fase di riabilitazione motoria e neurologica? Aumento della motivazione, riduzione della sensazione di fatica, un generale miglioramento nella qualità di vita. I primi risultati di questi esperimenti saranno presentati nella mattinata del 19 luglio presso il museo di Villa Giulia.
https://www.museoetru.it/
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