Chi pensa che Antonio Canova, uno dei più importanti scultori della storia, nel corso della sua vita abbia avuto familiarità solo con il marmo, si sbaglia di grosso.
La prova che anche la carta sia stato un materiale su cui ha voluto imprimere le proprie idee e la propria arte ce la dà il neonato archivio digitale canoviano, da poche settimane messo on line dalla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa in occasione del bicentenario della morte del genio veneto.
Si tratta di un corpus di 6.658 documenti, con oltre 40.000 pagine provenienti da documenti di varia natura, tra cui lettere, schizzi, appunti e diari di viaggio. Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di un pool di aziende specializzate nella scansione, catalogazione, metadatazione di beni culturali e nella gestione di biblioteche digitali: Mida Informatica, Hyperborea, Haltadefinizione, Memooria e Horizons Unlimited.
Tra le curiosità: il prezzario delle opere, gli appunti delle sue lezioni di inglese, i sonetti inviati dagli ammiratori ed un fitto scambio epistolare con Napoleone.
https://archiviocanova.medialibrary.it/home/index.aspx
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L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library,...